L’interesse aziendale nei confronti dei beni culturali e ambientali è rivolto alla loro valorizzazione e alla promo-commercializzazione. Per raggiungere gli obiettivi fissati in quest’ambito Sicilia360map si rivolge alla Pubblica Amministrazione, intesa come:
- istituzioni scolastiche, le agenzie e le amministrazioni autonome;
- autorità amministrative indipendenti;
- regione, le province, i comuni e gli altri enti territoriali locali;
- altri enti pubblici, nazionali e locali, tra cui le istituzioni universitarie, gli enti pubblici di ricerca, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e gli enti che compongono il Servizio Sanitario Nazionale.
Contemporanamente con il termine beni culturali e ambientali definiamo i beni che compongono il patrimonio culturale nazionale, nei suoi svariati aspetti: storico, artistico, archeologico, architettonico, ambientale, etno-antropologico, archivistico, librario, e altri che costituiscano testimonianza di valore storico-culturale; si includono in questo ambito anche le attività culturali, ossia quelle attività rivolte a formare e diffondere espressioni della cultura e dell’arte.
Beni culturali. – Tra i beni culturali rientrano cose che interessano la paleontologia, la preistoria e le primitive civiltà, cose di interesse numismatico, manoscritti, autografi, carteggi, incunaboli, nonché libri, stampe e incisioni di particolare rarità, carte geografiche, spartiti musicali e fotografie aventi carattere di rarità e pregio artistico, ville, parchi e giardini che abbiano interesse storico o artistico. Sono altresì beni culturali quelle cose immobili che, a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura in genere, rivestono un interesse particolarmente importante; collezioni o serie di oggetti che, per tradizione, fama e particolari caratteristiche ambientali, rivestono come complesso un eccezionale interesse storico o artistico; beni archivistici e librari; altri beni specificamente definiti, come quelli cinematografici, audiovisivi, e altri che abbiano valore di testimonianza di civiltà.
Beni archeologici. – All’interno di tale categoria rientrano le aree, i musei e gli scavi, caratterizzati da testimonianze, manufatti e segni delle trasformazioni apportate dall’uomo, provenienti dall’abbandono di remoti stanziamenti.
Beni architettonici e ambientali. – La categoria ricomprende i beni immobili e parti dell’ambiente costruito, complessi immobili considerati anche nel rapporto con l’ambiente circostante e nell’aspetto caratteristico e tradizionale; aree con caratteri di singolarità e valore paesaggistico, geologico, naturalistico, ambientale, come parchi e riserve, panorami e punti di vista panoramici, territori costieri, circostanti ai laghi, fiumi e corsi d’acqua, cime montuose, vulcani, ghiacciai, boschi e foreste.
Beni artistici e storici. – Si tratta di beni che costituiscono il patrimonio artistico cosiddetto mobile (decorazioni; sculture; dipinti, disegni, stampe e grafica in genere; arredi, corredi e oggetti sacri e profani ecc.).
Beni scientifici. – Si tratta di beni pertinenti alla natura (flora, fauna, minerali) e creati dall’uomo per dimostrazioni scientifiche che, spesso raccolti in collezioni e musei, hanno assolto funzione didattica e dimostrativa e conservano valore intrinseco assoluto e storico.
Beni archivistici e librari. – Raccolte di biblioteche, archivi, singoli documenti pubblici e quelli privati se di notevole interesse storico.
Beni etno-antropologici. – Beni di pertinenza delle arti, delle tradizioni popolari e della cultura materiale, in stretta connessione con il contesto di provenienza.